venerdì 16 novembre 2012

Ferrara of the deads

Ne possiamo discutere fin chè ci pare ma Ferrara è isolata, arretrata e musicalmente morta.


I contest non funzionano. I media non potranno MAI dare risalto a ciò che è davvero importante: seguono delle regole di senzazionalismo, cosa mai c'è di senzazionale in un gruppo che cerca di fare bene il suo lavoro?
Siamo in pochi. Non andiamo ai concerti.
Quando c'è da muoversi o non riusciamo a farlo (per gli impegni più svariati) o semplicemente non riteniamo ne valga la pena.
Possiamo condividere links e tirarci pacche sulla schiena a vicenda quanto ci pare ma
A FERRARA IL ROCK E' MORTO.


...per non parlare del resto dell'Italia...
dite che sono pessimista?

quand'è stata l'ultima volta che avete detto "quel concerto non me lo perdo?" (rifrito a piccoli gruppi locali)

quando "voglio la discografia dei quel gruppo o le magliette dell'altro?" (sempre pesando ai piccoli gruppi)

Quanti sacrifici fate per la vostra band? (Sì, mi riferisco soprattutto a tutti quelli che si fregiano di essere musicisti)
E quanti ne avete fatti per le band che vedete in giro?

E' tutta illusione il fatto che comunque se ne parli?
Forse no.

Forse abbiamo solo bisogno di tirarci su le maniche ed essere più ben disposti con gli altri musicisti.

Vi racconterò una cosa che mi ha coinvolto personalmente come musicista e blogger musicale (magari mi pagassero per scrivere! LOL):

Una volta ho provato ad inserirmi nella redazione di un'importante web zine e mi hanno dato da compilare una recensione di prova.
Il gruppo mi ha annoiato a morte. E io ho raccontato senza mezze misure quello che ne pensavo.
Mi hanno detto che non andava bene e ho perso la possibilità di inserirmi in quella redazione.

Adesso scrivo per altre web zine ed evito di essere troppo diretto su quello che ne penso, in fondo stiamo parlando del LAVORO di altre persone.

E quindi? Se sei diretto ammazzi i gruppi, se non lo sei scrivi articoli inutili perchè non stai dando un giudizio che guidi i lettori ma stai cercando di evidenziare oggettivamente (LOL, come se fosse possibile!) il lato artistico di qualcun altro...

Una volta pensavo che scrivendo, discutendo, cercando di andare a concerti e comprare cd e merchandisng fosse il modo per tenere in vita una scena. Gente, qui stiamo agonizzando!
Come singolo io posso creare entusiasmo o distruggerlo, ma non posso risolvere i problemi strutturali, i rancori fra bands e musicisti o garantire ad un locale la sua sopravvivenza.
Stacchiamo la spina. Spegnamo le luci e facciamo calare il maledetto sipario. La musica finisce e ce ne toriniamo a casa (visto che, esclusi pochi individui e qualche terremotato, tutti ne hanno una... mi rivolgo sempre ai ferraresi).


Sono cinico? Sicuro! Disilluso? Idem!

Fateci caso: sotto i 20 anni i musicisti qui sono depressi ed annoiati, entro i 30 bruciano cercando di recuperare quello che prima dei 20 non erano in grado di fare, dopo i 30 diventano velenosi e cinici.

Ho deciso di bruciare le tappe.

Per quale motivo? Ma è ovvio! Perchè questo genere di commenti sono proprio la peggior cosa che possiate fare a voi stessi.
SMETTETELA DI RAGIONARE DA VECCHI.
Avete visto come è facile demolire qualcosa, e allora?

E allora vi dico io cosa:
Suonate in qualsiasi condizione e fate qualcosa per cui valga la pena scriverci su. Andate ai concerti e, se vi piace quello che sentite, condividete la notizia. Comprate demo, cd, magliette (occhio al budget, ovviamente). E quando riuscite andate a vedere i gruppi e cercate di capire cosa funziona e cosa fa schifo.
Non smettete di parlare proprio ora che stiamo iniziando a vedere un pò di movimento!
L'arte è soggettiva quindi dite chiaramente cosa preferite ma cercate di non serbare rancore verso i musicisti e i gestori che vi stanno attorno, è il loro mestire sul quale cercano di campare!
E sopratutto MAI MAI MAI dire che il rock è morto e sepolto a Ferrara.

Se avete meno di 20 anni iniziate a pensare che quello potrebbe essere il vostro futuro e sputarci sopra prima ancora di avere iniziato è un dannato SUICIDIO! Se ne avete fra 20 e 30 state coi piedi per terra: se volete vedere la musica crescere dovete essere i primi a pianificare come. Se avete superato i 30 e ancora suonate in giro, tanto di cappello per la costanza. Sarà un onorè condividere con voi i palchi che avete calcato da quando eravate ragazzini.

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